L'inizio degli anni '20 sancisce la nascita della moderna marina mercantile italiana, e la sua affermazione a livello internazionale. Sino al 1914 le navi italiane non erano assolutamente in grado di competere con le grandi ammiraglie inglesi, tedesche e francesi, sia sulle rotte del Nord America che del Sud America. Le unità passeggeri nazionali, principalmente destinate al trasporto degli emigranti, erano di dimensioni contenute, con una stazza lorda che arrivava a malapena alle 10.000 tns, spesso antiquate e con una disponibilità limitata per passeggeri di classe. Se pur alcuni piroscafi - quali il Principessa Mafalda, il Principe di Udine ed il Tomaso di Savoia, il Re Vittorio, il Regina Elena e il Principe Umberto - offrivano ambienti e sistemazioni di gran classe sulla rotta fra Genova ed i porti del Sud America, la maggior parte del nostro naviglio era destinato al trasporto di migliaia d'emigranti, trasportati spesso in condizioni quasi disumane, con letti a tre ordini sovrapposti, cameroni ricavati nelle stive e servizi igienici del tutto insufficenti, se non addirittura quasi inesistenti; ma il panorama nazionale marittimo era destinato a cambiare in pochi anni.
Principe di Udine (1908)
Principe di Udine - Giardino d'Inverno di Prima classe
Principe di Udine - Salone da pranzo di Prima classe
Principessa Mafalda (1909)
Principessa Mafalda - Hall Centrale di Prima classe (Studio Ducrot)
Principessa Mafalda - Sala da Musica (Studio Ducrot)
Sul finire del 1914, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, le due principali compagnie di navigazione italiane - la Navigazione Generale Italiana (N.G.I.) e il Lloyd Sabaudo - progettarono e misero in cantiere tre nuove unità di grandi dimensioni, lusso e velocità, capaci non solo di rivaleggiare con le migliori navi straniere sulla rotta con New York, da sempre vetrina mondiale dello shipping, ma di surclassarle sull'importante rotta Genova - Rio de Janeiro - Buenos Aires.
La N.G.I. ordinò le sue due nuove ammiraglie da oltre 20.000 tns a due cantieri differenti:
il Duilio ai Cantieri Ansaldo di Sestri ed il Giulio Cesare allo storico cantiere inglese Hunter & Wigham Richardson (Newcastle upon Tyne), che aveva al suo attivo la costruzione del glorioso Mauritania.
il Lloyd Sabaudo invece proseguì la sua proficua collaborazione con i cantieri inglesi, commissionando la nuova ammiraglia, il Conte Rosso, ai cantieri W. Beardmore & Co. Ltd. di Dalmuir, in Scozia; solo in seguito verrà aggiunta una seconda unità gemella, il Conte Verde.
Duilio e Giulio Cesare in porto a Genova.
Duilio in navigazione - primi anni '20
Conte Rosso (1922) Cartolina pubblicitaria.
Queste primi quattro transatlantici ebberono una "genesi" molto avventurosa, che li portò ad entrare in servizio a distanza di quasi dieci anni: nel bienno 1922-1923. La loro storia, le rotte su cui prestarono servizio, i loro complessi e sfarzosi allestimenti interni e la ricca e variegata clientela internazionale che vi navigò saranno i temi dei prossimi articoli...
Congratulazioni per il primo bel lavoro.
RispondiEliminaFai rivivere i miti di un tempo, fai riscoprire l'essenza ed il gusto del bello, cogli il sapore del gusto della vita di quei giorni negli scatti delle antiche foto e la magìa di quanto ti sei proposto saprà dilagare in ciascuno di noi e ci farà felici. Bravissimo!
RispondiEliminaHola. Soy un maquetista español. Estoy interesado en hacer el SS ROMA. Pero no he podido conseguir los planos. Les agradecería mucho si ustedes pudieran publicar, en su página algún tipo de información.
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